27 febbraio 2007

Politica

Premetto che ho sempre provato un'certo ribrezzo per la politica e i politici, ma da quando ho raggiunto la maggiore età ho cercato di avere un minimo di contatto con questa realtà per poter esprimere il mio voto con cognizione scegliendo quello che a mio avviso potesse essere il meglio, o quello che ormai come mi trovo a pensare ogni volta che vengo chiamato ad votare il meno peggio.
In questi ultimi giorni ho guardato alcuni dibattiti televisivi e alcune dirette con il parlamento, alla luce di tutto ritengo che sia un esperienza veramente negativa e diseducativa, è un trauma per un cittadino Italiano vedere come chi dovrebbe rappresentarci, chi dovrebbe tutelarci, chi dovrebbe difenderci, chi dovrebbe guidarci, si prenda gioco di noi.

È ora di farla finita dei politici bugiardi, dei politici fannulloni, dei politici corrotti, dei politici corruttori, dei politici che rubano, dei politici che fanno i loro interessi, dei politici che non sanno parlare neanche in italiano, dei politici che litigano tra di loro, dei politici che non hanno il senso della misura e della vergogna, dei politici che non hanno ideali, ne programmi, di politici che rincorrono il voto per mantenere la poltrona, di politici che cambiano bandiera e/o colore ma non vizi, di politici che hanno privilegi e non pagano mai.

E qualcuno provi a dirmi che è colpa della destra, della sinistra, del centro, dei rossi dei neri, dei bianchi, dei verdi, sono tutti uguali sono li per il potere sono li per i soldi sono li per i loro comodi e non gli frega nulla di noi, e noi che litighiamo ancora tra destra e sinistra, io voglio che vadano tutti a casa, tutti quanti ministri, deputati, senatori, sindaci, assessori comunali, provinciali, regionali.
Io voglio dei politici di destra o di sinistra o di centro, che abbiano un programma che parli di diritti, che parli di lotta all’evasione, che parli di riduzione della spesa pubblica (ma non i famosi tagli alla sanità, all’istruzione, alla sicurezza, ecc. ma si parli di risparmio sulla gestione del patrimonio, riduzione del costo dei politici e dei loro privilegi, controllo sugli appalti ecc.) che parli di sviluppo, di lavoro, di ambiente.

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9 Comments:

Blogger Scribacchini said...

.......
Utopia
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Patt

martedì, 27 febbraio, 2007  
Blogger andrea said...

politica ... nooooooooooooooo per un pò di tempo non voglio sentire parlare più nessuno di politica ... da oggi si parla del festival ... ciao andrea

martedì, 27 febbraio, 2007  
Blogger Rachele said...

io ho sempre pensato all'interesse e al coinvolgimento nella politica come un dovere di ogni cittadino..ho sempre votato, sono sempre stata attenta e politicamente attiva, ho manifestato, ho sostenuto un governo che si presentava con un determinato programma..avevo in testa che è importante la partecipazione di noi cittadini, per fare la differenza.. adesso invece mi ritrovo a pensare che la mia voce, e quella di tanti altri, viene perennemente ignorata da gente (destra e sinistra sono UGUALI, hai ragione) che fa gli interessi propri e del gruppo che rappresenta.la prossima volta ci vorrà un bel pò per convincermi ad andare a votare, ma il punto davvero importante è: possiamo fare qualcosa per cambiare la situazione?io non voglio starmene con le mani in mano a lamentarmi del governo e dei parlamentar.voglio Fare.

mercoledì, 28 febbraio, 2007  
Blogger Lateo said...

@gli scribacchini: Utopia si può sembrare ma se decidessimo di non permetterglielo più?

@andrea: lo sò e ti capisco, è un mondo cosi lontano e astratto da quello della gente comune, ma ne va del nostro presente e del nostro futuro non possiamo guardare sempre dall'altra parte.

@rachele: credo che si possa cambiare, credo che si possa mandare un forte segnale credo che si possa dire basta, dovremmo smettere di litigare tra di noi tra destra e sinistra smettere di farci distrarre da mille altre cose, smettere di pensare che non cambierà mai nulla, e scendere in piazza tutti quanti per dire no.

mercoledì, 28 febbraio, 2007  
Blogger fRa_gAv said...

Povera Italia...

giovedì, 01 marzo, 2007  
Anonymous Anonimo said...

cio' che non smette mai di stupirmi e' come in nome di ideali piu' o meno validi si perda di vista il bene comune.
chi fa politica secondo me ha da tempo dimenticato proprio questo. il fine ultimo e' il bene della comunita' non le aspirazioni del singolo (anche quando queste sono onorevoli).

povera patria cantava battiato.

giovedì, 01 marzo, 2007  
Blogger rodocrosite said...

In Norvegia un politico guadagna quanto un impiegato comunale o giù di lì. Quindi se scelgono quel lavoro è perché ci sentono, non per il guadagno vergognoso come da noi.
Ma come fare a diminuir loro quello stipendio spudorato? Una rivoluzione?

giovedì, 01 marzo, 2007  
Blogger Lateo said...

@fra: poveri noi!!!

@henry: la canzone di Battiato non la ricordo, ma questo non mi stupisce, la mia memoria purtroppo è risaputo non è delle migliori, ma condivido la citazione, quello che a me stupisce è come mai non ci si ribella…..

@rodocrosite: chi sa che non mi trasferisca la, tu parli bene di stipendio spudorato, credo che non ci sia un termine appropriato per definire tale trattamento economico, che non corrisponde al minimo sacrificio o senso del dovere, per non parlare di capacità quando vengono messi ministri che del loro ministero non conoscono nulla. Rivoluzione? Si credo di si, io la vedrei come una manifestazione di piazza, in tutte le piazze d’Italia per dire no a tutti.

sabato, 03 marzo, 2007  
Blogger Scribacchini said...

Non permetterglielo più? Perfettamente d'accordo, ma come?
Patt

lunedì, 05 marzo, 2007  

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