Pacs / DiCo
Non voglio parlare della legge da un punto di vista formale: se è ben fatta, oppure no, se va a colmare delle lacune oppure ne apre delle altre, se prevede tutte le possibili implicazioni e sviluppi futuri, o se non si possa arrivare allo stesso risultato semplicemente rivedendo alcuni articoli già esistenti. Credo tutta via che se ben fatta può dare uguali diritti a quanti sino ad oggi ne sono rimasti esclusi
Quello che invece non riesco a capire, quello che un po’ mi turba, è lo scontro che c’è attualmente tra Stato e Chiesa che si può riassumere in queste righe, che vi invito a leggere attentamente: "porre accanto al matrimonio un altro istituto introduce fortissimi elementi di squilibrio perchè le future coppie si porranno l'alternativa tra ricorrere al Dico o al Matrimonio". E questo, ha scandito, (commento fatto tramite l'emittente della Santa Sede da Francesco D'Agostino, presidente dei giuristi cattolici) "scalfirà soprattutto il matrimonio civile, istituzione sociale che merita rispetto e tutela".
Io forse sono cieco ma vorrei che qualcuno mi dicesse che non è vero.
Quello che invece non riesco a capire, quello che un po’ mi turba, è lo scontro che c’è attualmente tra Stato e Chiesa che si può riassumere in queste righe, che vi invito a leggere attentamente: "porre accanto al matrimonio un altro istituto introduce fortissimi elementi di squilibrio perchè le future coppie si porranno l'alternativa tra ricorrere al Dico o al Matrimonio". E questo, ha scandito, (commento fatto tramite l'emittente della Santa Sede da Francesco D'Agostino, presidente dei giuristi cattolici) "scalfirà soprattutto il matrimonio civile, istituzione sociale che merita rispetto e tutela".
- Le coppie di fatto: coppie tra uomo e donna, tra uomo e uomo e tra donna e donna esistono di già e questa è una certezza, ci sono tanto di cifre.
- Sembra che la Chiesa non si disperi per l’istituzione del matrimonio Cristiano ma di quello civile “scalfirà soprattutto il matrimonio civile”
- Sembra che la Chiesa sia più preoccupata per l’istituzione del matrimonio che per la felicità o l’infelicità delle persone o meglio della loro anima, tanto da accettare il matrimonio civile come valido e da tutelare. “istituzione sociale che merita rispetto e tutela"
Io forse sono cieco ma vorrei che qualcuno mi dicesse che non è vero.
14 Comments:
la chiesa???
perchè esiste ancora una chiesa???
Mi farebbe piacere poterti dire che non è vero, purtroppo la realtà è quella che è. :-(
E poi, mentre la gente è impegnata a discutere sui pacs si-pacs no non si accorge delle altre schifezze che succedono nel mondo.
Patt
purtroppo la tua analisi e' lucida e descrive una realta' che e' davanti agli occhi di tutti.
quello che credo pero' e' che quello che sta succedendo ora e' un cambiamento talmente forte che la chiesa non potra' far nulla.
il punto non e' le coppie di fatto, ma il riconoscimento dei diritti civili. e la chiesa continuera' a perdere fedeli fino a che continuera' a farci scrivere "diversi" quando vogliamo parlare di persone che amano altre persone del loro stesso sesso.
per come la vedo io, atea convinta da praticamente sempre, non c'è verso che la Chiesa cambi opinione su determinati argomenti, per il semplice motivo che la Chiesa, come istituzione, è conservatrice per definizione, e mantiene il proprio potere mantenendo queste posizioni intransigenti.
..purtroppo la religione cristiana c'entra poco con la Chiesa, e mi stupisco che i cattolici/cristiani credano ancora in un'istituzione rappresentata da un tale che va in giro con le scarpe di prada fatte su misura per lui..
Il mio parere non va contro dico, pacs o coppie di fatto, non tocca la chiesa, nè la religione.
Sono convinta che in un mondo estremamente individualizzato non ha alcun senso ricreare (anche se in termini ultramoderni) ulteriori istituti simili alla famiglia perchè tanto faranno la stessa fine: si sfasceranno a breve (chissà quanti riusciranno a festeggiare il nono anno di convivenza, termine minimo perchè le parti deboli della coppia godano di taluni diritti).
Chi bisogna tutelare è il singolo! E' il singolo che, nel breve periodo (e non dopo 9 anni) decide a chi delegare, alienare, consegnare, attribuire alcuni diritti e stringere un rapporto di solidarietà.
Inoltre il vincolo fra due individui non deve essere necessariamente legato alla sfera sessuale. Perchè altrimenti chi decide di rimanere solo è meno tutelato di chi decide di "accoppiarsi"!
Così, per esempio, io che sono profondamente eterosessuale ma non voglio (o non posso) legarmi ad un uomo devo avere comunque la possibilità di decidere che ad assistermi in caso di malattia possa essere un'amica con cui divido la casa, posso altresì decidere in caso di morte che sia lei ad ereditare i miei beni (pochi)...
Insomma, questa richiesta di diritti è balorda e obsoleta.
Io chiederei piuttosto maggiori poteri per il singolo che, di volta in volta, decide a chi affidare determinati diritti e di farsi carico di altrettanti doveri nei confronti della persona con cui in quel momento ha stretto un qualsiasi legame affettivo (e non deve essere necessariamente una persona con cui si tromba!).
@andrea: Già sembra che ancora esista, o meglio cerca di sopravvivere.
@gli scribacchini: hai ragione patt ma discutere senza fare nulla è da sempre un grande sport mondiale.
@henry: la ragione non è un grande conforto, dici bene tu ma si parla da anni di diritti civili, ma si fanno dei passi cosi piccoli e impercettibili che alle volte mi domando dove siano i veri valori, la scienza, la tecnologia, fanno passi fa gigante ogni giorno. Ma l’uomo sembra non volersi evolvere, qual è l’ostacolo che blocca questo tipo di progresso?
@rachele: concordo con te che la Chiesa cattolica da secoli ha deviato da quella che è la religione cristiana e anche se in un recente passato ha cercato di colmare delle lacune, è cosi troppo materiale per potersi occupare dello spirito. d'altronde l'essere umano ha sempre avuto bisogno di qualcuno che fosse superiore, qualcuno da venerare qualcuno che fosse cosi lontano da lui affinché potesse continuare a vivere nascondendosi alle sue responsabilità.
@pecora nera: la cosa più semplice e più giusta in effetti sarebbe tornare al singolo, ma non come qualcuno maliziosamente la chiama la cultura dell’egoismo ma come preferisco definirla io la cultura della fiducia, fiducia che l’essere umano sia in grado di scegliere il meglio per se stesso e gli atri, anche perché non è con le leggi che si crea la cultura altruista.
Più che di Pacs o di Dico, qui bisogna entrare nell'ottica che l'Illuminismo ha fatto prendere coscienza tutti della propria libertà. E questa è una strada senza ritorno. Chi contesta la voglia di libertà di queste persone ribalta il diritto.
mi piace il commento di fra. diretto e chiaro.non ricordo dove leggevo che in fondo questo momento storico è agli antipodi rispetto al periodo dell'illuminismo. dovunque si è pronti ad escludere più che ad includere, a ridurre libertà più che ad ampliarle.mi chiedo come mai, e come sia possibile cambiare la direzione del mondo.
per quanto riguarda la chiesa, lateo, è vero, l'uomo cerca riferimenti superiori a sè stesso sia per nascondere le proprie responsabilità ma anche per 'sopportare il peso della vita'..ma mi sono convinta che i riferimenti che ci creiamo sono 'fittizzi'.il nostro Dio è una nostra proiezione, può essere?e la chiesa è solo un tramite inutile, un gigante ingombrante che nel muoversi ha solo fatto dei gran danni..
ultima cosa e poi chiudo il commento, altrimenti divento prolissa: il ritornare all'individuo, alla tutela dell'individuo, mi fa un pò paura. l'individualismo non mi è mai piaciuto, ma non mi è mai neanche piaciuta la nozione tradizionale di 'famiglia', bisognerà trovare un compromesso!?
:)
@fra: è l'ignoranza, la paura del diverso il pensare che se qualcuno pensa o agisce diversamente da me è sbagliato.
@rachele: credere negli altri é credere in noi stessi, non è limitando le libertà che si crea rispetto, c'è sempre chi continuerà a fregarsene a suo vantaggio quello che bisognerebbe imparare è il valore per la vita umana il rispetto per noi per gli altri e per l'ambiente, siamo noi che dobbiamo rieducarci.
Rachele, qual è il tuo blog?
Parlando di poteri ... letto qui? :-(
Patt
Si, probabilmente lo e
quello che stavo cercando, grazie
@anonimo: sempre a disposizione :-)
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