Un odore, un sapore, un colore, una voce, oppure cosi senza un motivo apparente, e dal profondo, giù, più giù,, dal profondo dell’anima, una sensazione riaccende un ricordo e subito dalla memoria torna vivido il passato, un’emozione una parte della nostra storia, che ci portiamo dietro, a volte bello, a volte meno bello, ma sempre e solo nostro, dove gli altri sono solo attori o comparse e il mondo è solo un palcoscenico, ma noi siamo vivi, quel momento lo abbiamo realmente vissuto.
Oppure quando intraprendiamo un viaggio che io chiamo del ricordo o del passato, per distinguerlo dal viaggio dell’avventura o della scoperta, un viaggio che ci riporta nei posti dove abbiamo vissuto, dove siamo stati, un posto al quale siamo in qualche modo legati, ed ecco che a tratti il tempo sembra come azzerato, come se non fossimo mai partiti da quel luogo, a tratti cosi diverso e distante da come lo abbiamo lasciato che sembra quasi non ci siamo mai stati se non con la nostra fantasia, e cosi una serie di sensazioni l’una opposta all’altra, ci fa sentire a tratti parte di quella vita, a tratti esclusi da quella stessa vita, perché in fondo sia noi che gli altri ad un certo punto abbiamo fatto un percorso diverso.
Non mi reputo un nomade, anzi, ma uno a cui piace viaggiare si, per scoprire, sperimentare, vedere; ma uno che ha bisogno di un punto fisso, un posto al quale poter sempre tornare e dove poter stare un posto chiamato cassa, ma per diversi motivi nella mia vita ho vissuto anche se per brevi periodi in diverse città, forse troppe per come mi vedo, cosi che a volte ho la sensazione di aver vissuto più di una vita, certo conosco persone che mi hanno di gran lunga superato, persone che ne hanno fatto uno stile di vita; ma per me è diverso, cosi che a volte mi trovo a pensare di dovermi veramente fermare.
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