20 maggio 2007

Identità

Tutti noi soffriamo per problemi legati all'identità. Non era così fino a qualche decennio fa, quando l'identità era legata all'appartenenza a qualcosa. Oggi i luoghi a cui era affidato il sentimento di appartenenza (famiglia, vicinato, lavoro) non sono più affidabili. Ogni aspetto della nostra esistenza è soggiogato alle regole del consumo, tutto ha una data di scadenza e nasce per essere rimpiazzato. In questa condizione le identità non negoziabili diventano inadatte, la coerenza un intralcio. Chi si lega a un'idea sa che verrà presto gettato via con quella. Non c'è tempo perché il malcontento diffuso si condensi nella richiesta di un mondo migliore. I privilegiati possono comporre la loro identità scegliendo fra le vaste offerte del mercato. I non privilegiati hanno un'identità, un'etichetta imposta dall'esterno che non si può cambiare. Questa identità è sempre offensiva, umiliante e disumanizzante. Ma anche i pochi "fortunati" rischiano continuamente di non stare al passo, così la gioia di scegliere una nuova identità è guastata dalla paura di fallire e precipitare nell'inferno dei declassati. Gli intellettuali non sentono più nessun obbligo nei confronti dei più deboli. Si preoccupano della loro immagine, non mettono bocca nelle questioni politiche se non viene loro espressamente chiesto da chi è al potere. Si nega che esistano gruppi maggiori della somma delle loro parti e quindi cause più importanti della soddisfazione individuale. Martiri ed eroi battono in ritirata e vengono sostituiti da vittime e celebrità, cioè persone note per la loro notorietà. (Zygmunt Bauman)

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11 maggio 2007

Libertà

Mi trovo spesso a sorridere di fronte a persone che ostentano, difendono, pretendono, vendono la loro vita come una vita libera, mentre invece poi nella realtà e tutt’altro che libera, e la loro è solo illusione. La libertà intesa come il non dover rispondere a nessuno non è libertà ma illusione perché prima o poi a qualcuno risponderanno. La libertà intesa come faccio quello che voglio io, quando lo voglio io e come lo voglio io non è libertà ma illusione, perché le cose non fatte restano da fare, le cose fatte nel momento sbagliato non hanno più alcun valore, le cose fatte male sono peggio di quelle non fatte. La liberta intesa come assenza di valori, non è liberta ma illusione perché non esiste persona senza valori ma persone con valori più o meno giusti. In fondo queste persone sono solo persone che non capiscono il mondo in cui vivono e non capiscono se stessi perciò la loro non è che una fuga dalla realtà. Nel mondo tutto ciò che esiste, lo fa basandosi su delle regole o leggi ben precise, ogni cosa: ogni oggetto, ogni animale ogni essere umano nel momento in cui nasce sa che deve morire, possiamo stare li tutta la vita a pensarci o semplicemente vivere, questa è una regola. Prendiamo la legge di gravità, io posso pure dire che non ci stò, che non mi va bene che sono un tipo libero e faccio a modo mio perciò invece di prendere le scale decido di uscire dal balcone, questa non è libertà ma stupidità, c’è chi la legge di gravità l’ha studiata e ha trovato il modo di utilizzarla. In conclusione libero non è colui che non ha regole, ma colui che le conosce, e sa usarle per vivere meglio.

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