29 ottobre 2006

Autunno

Questo autunno inaspettato mi sta’ regalando delle giornate veramente stupende questi ultimi giorni complice la luce che ancora ci accompagna fino a tardi, il sole che ci scalda regalandoci una gradevole temperatura, la stagione che dona al paesaggio colori suggestivi, li ho trascorsi vagabondando per la città, e mi sono sorpreso cosi, ad ammirare palazzi e monumenti antichi, carichi di storia, o palazzi e edifici moderni ad alta tecnologia, e ancora giardini, aiuole, viali, colorati dalle mille sfumature dell’autunno, mi sono emozionato a volte a vedere quanto equilibrio resiste ancora.
Potersi godere un aperitivo ancora all’aperto, aspettando che il giorno lasci il posto alla notte, e la luce del sole venga sostituita dalle mille luci dei lampioni, poter passeggiare senza fretta e senza meta, scoprendo cosi posti e panorami inaspettati.
È stato un privilegio potermi godere questi giorni cosi, forse unico e irripetibile, ma sono contento, e ringrazio la mia vita per questa opportunità.

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Eccomi

Dopo una pausa relativamente breve, dovuta a fatti e circostanze non a me direttamente imputabili, anche se è vero che volere è potere, che nessuno me ne volgia a male, eccomi di nuovo.

Mi siete mancati e ora stò facendo il giro per aggiornarmi su tutti

PS Mi scuso per non aver risposto tempestivamente, chiedo scusa ma al momento sono riuscito giusto a pubblicare il commento e non ho potuto rispondere, grazie.

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02 ottobre 2006

Contatto

Finalmente ho visto il film, o meglio il film è un po’ che l’ho visto, ma finalmente sono riuscito ad organizzare un po’ le idee per scrivere.

“È il contatto fisico, in una città vera si cammina sai no, sfiori gli altri passanti sbatti conto la gente, qui a Los Angeles non c’è contatto fisico con nessuno, stiamo tutti dietro vetro e metallo il contatto ci manca talmente, che ci schiantiamo contro gli altri solo per sentirne la presenza.”

Che dire mi ha sorpreso, mi ha sorpreso il cast, la storia o meglio l’intreccio delle storie perno su cui si basa il film, vite cosi diverse, vite cosi distanti, persone che vivono nello stesso posto che respirano la stessa aria, ma che non sarebbero mai entrate in contatto se non per uno scherzo del destino.
La distanza fisica tra classi e razze, in una città dove la convivenza è difficile, la paura e la solitudine, l’attimo che tutto decide e che determina il futuro.
Decisamente un bel film, non ricordo che scrisse che “Non può più cadere una foglia senza influire su ciascuno di noi. Non ci sono posti dove nasconderci. Tutti noi influiamo l’uno sull’altro. È un’unica immane vibrazione che si irradia in ogni direzione.” A questo ho pensato mentre lo vedevo, la capacità di influenzare e essere influenzati.

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